SEPPIE IN ZIMINO – CURIOSITA’, RICETTA E DOVE MANGIARLE.
<<Seppie. Non dobbiamo, cari amici, dimenticare le nostre amiche seppie!
Quei simpatici salcicciotti!
Provate a metterli insieme e si divoreranno senza pensarci due volte.
Natura umana, no? o… Natura mollusca.>>
Jack Sparrow (Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo)
In realtà se devo dirla tutta, io ho sempre temuto molto di più le verdure color verde e la prima volta che Elisa mi propose di mangiare questo piatto non ero del tutto tranquillo…
Ma dopo i primi tentennamenti, dalla cucina è cominciato ad arrivare un profumino che ha cominciato dolcemente a persuadermi.
Dopo il primo boccone ho cambiato totalmente idea e, spazzolato il piatto in pochi minuti (forse secondi), ho deciso di andare a vedere la storia di questa bontà.
E’ venuto fuori che è frutto di discordia fra liguri e toscani che se ne litigano la paternità, creando così l’opportunità di poterlo gustare in numerose varianti attraverso le due regioni (a Firenze ad esempio usano gli spinaci al posto della bieta).
Sembra che fosse una ricetta molto consumata da contadini e muratori in quanto semplice da trasportare e conservare nelle gamelle.
La toscanità del piatto si coglie nei sentori di aglio uniti alla piccantezza dell’immancabile peperoncino che vanno a fare da cornice alla morbidezza della seppia.
Una cara amica mi ha mandato la ricetta che usava suo padre (Viareggino Docchè) e che risale al 1919.
Ed ha fortemente desiderato aggiungere una sua nota a piè di pagina:
“Aggiungo anche che noi ci si beveva il rosso, come faceva il mì nonno quando sbarcava…che il bianco lo davino a bamboretti al battesimo.”
A Viareggio, paese di pescatori, non esiste una nonna che non conosca la ricetta e spesso la ritroviamo nella quotidianità della tavola.
La cosa migliore da fare è chiedere ai viareggini dove vanno a mangiarla quando la nonna non è in cucina.
E le riposte sono arrivate subito senza esitazioni:
L’Osteria Trinchetto è una trattoria dove la tradizione è mantenuta viva ed in tanti si recano li , inoltre abbiamo Gemma che nella sua omonima gastronomia prepara le seppie in abbondanza ogni giorno.
Infine il buon Pasquale ci ha detto che presto al Ristorante Ciccarelli Esplanade verrà messa in menù, una buona scusa per andarla ad assaggiare.
Nel frattempo io mi gusto quelle che cucina Elisa e se verrete a trovarci, un giorno che saranno al fuoco, una forchettata non ve la negheremo.
Non mi resta che augurarvi buon appetito e buona esplorazione.
Ci sentiamo prossimamente con altre leccornie da assaggiare nella nostra amata terra.
Tanti saluti da Monteggiori.
Marco Dini
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